Quaderni di Ricerche 5: Il Tempo

Quattro tipi di tempo


Quanti "tempi" abbiamo?

Per Quantum Psi abbiamo vari tipi di tempo. Questi tempi nascono e si sviluppano dal nostro corpo e dalla nostra mente.

  • Il tempo ritmico: il nostro organismo si muove su ritmi. Il tempo ritmico è quello che ci permette di calcolare quanto tempo passa.

  • Il tempo spaziale semplice: l'emisfero destro vede le cose spazialmente e codifica anche il tempo spazialmente. La maniera forse più primitiva è collegando ogni momento di tempo ad una situazione. Ogni giorno ha il SUO tempo. E gli eventi di ogni giorno svaniscono lì. In questo tempo i traumi non si diffondono se non in casi eccezionali. E' il tempo del bambino che per questo tende ad essere molto resiliente

  • Il tempo spaziale lineare: Questo tempo sembra un tempo più "acculturato". Si costruisce come in una linea o più linee.

  • Il tempo assoluto: è il tempo della precognizione o della chiaroveggenza. Un tempo sicuramente olistico. Nell’assoluto vi possono essere sequenze di azione ma il tempo è tutto unico.

Il tempo previene scambi di informazione tra oggetti in momenti diversi. Gli scambi energetici possono solo avvenire nel presente



Esercizio per agire sul tempo ed eliminare traumatismi

Resilienza

Un concetto importante in Quantum Psi è quello di “relisienza”. Si parla spesso di “trovare la risorsa adatta alla situazione”. Questo permette spesso di riscrivere la storia personale.

Ma vi è anche un altro approccio. Lavorare sulla resilienza.

La resilienza è data da tutto il nostro corpo operante in maniera congiunta.

Se una situazione è affrontata solo con una parte del cervello saremo poco resilienti.

Ma se attiviamo tutte le aree?


Esercizio del trauma nr. 1

  1. Pensate ad una situazione traumatica

  2. Individuatela nello spazio

  3. Guardate in un’altra direzione e trovate risorse che quando vi focalizzate sul trauma non vedete

  4. Fissate una luce pensando a tali risorse

  5. Cominciate a ruotare la testa guardando la traccia luminosa

  6. IMPORTANTE: la velocità di rotazione non deve perdere la traccia luninosa


L’impatto del trauma si sarà ridotto


Esercizio del trauma nr. 2

  1. Pensate ad una situazione traumatica

  2. Individuatela nello spazio

  3. Notate il rapporto che si crea con l’atra persona ed il loop tra lui e voi

  4. Andate tra lui e voi vedendolo ridursi

  5. Fissate una luce pensando a tali risorse

  6. Cominciate a ruotare la testa guardando la traccia luminosa

  7. IMPORTANTE: la velocità di rotazione non deve perdere la traccia luninosa


Cerchio del tempo

Pensate ad un problema

Da che lato lo sentite maggiormente?

Mettete una mano in tale posizione

Ruotate la testa e lasciate apparire ogni altra associazione