Quaderni di Ricerche 2: Quantum Psi e Milton Erickson

Quantum Psi e Milton Erickson


Alcune persone ci hanno chiesto da quanto tempo siano diffusi i principi quantici.

Solo ora sono formulati nella loro intierezza, ma già da parecchi anni esiste tra molti studiosi una "coscienza quantica".

E' interessante scoprire che i principi quantici sono dietro tutte le cose che danno i migliori risultati.

Milton Erickson

Vogliamo citare al proposito Milton Erickson, considerato da molti studiosi tra i maggiori esperti del cambiamento con tecniche di Ipnoterapia di tutti i tempi.

Erickson ricade chiaramente nel novero delle persone che hanno utilizzato (probabilmente inconsciamente) principi quantici.

Del resto, non è possibile ottenere risultati globali senza l'applicazione di principi quantici.

L'Ipnoterapia di Milton Erickson era infatti, secondo Gregory Bateson, quantica (anche se non poteva utilizzare questo termine che a quel tempo era poco in uso).

Secondo questi, M. E. aveva una maniera di entrare in un sistema per cui non era "un ego separato dal sistema, bensì un'onda del complesso totale".

Bateson osservava che molte persone venute dopo Erickson e che erano andate da lui per copiare le tecniche non l'avevano capito ed avevano cercato di separare l'operatore dalla situazione, (violando così il principio di Heisenberg per cui l'osservatore influenza sempre l'osservato).

Pur copiandolo, avevano quindi mancato un elemento essenziale della sua efficacità.

Riportiamo in fondo a questa pagina il passo relativo.

Questo ci fa riflettere ancora una volta sulla difficoltà di trasmettere efficacemente la visione quantica, che va al di là delle parole, con semplici parole.

La visione quantica getta una nuova luce sul lavoro di Milton Erickson.

Ed è appassionante rileggere i libri di Erickson partendo da questo punto di vista.

Molte cose dette fra le righe divengono allora palesi.

Ernest Rossi


Nonostante la maggior parte degli allievi di Erickson hanno lasciato da parte il punto di vista quantico, notiamo con piacere che alcuni allievi hanno invece sviluppato (almeno in parte) questi concetti: uno tra i maggiori allievi di Erickson, Ernest Rossi, che ha coautorato assieme a lui molte opere, ha infatti adottato in alcune sue ultime opere (ad esempio Dreams, Consciousness, Spirit), un punto di vista parzialmente quantico.

Gregory Bateson


Riportiamo al proposito quanto citato da Steve Lankton:

Gregory Bateson referred to this shift when he was discussing Erickson in an interview with Brad Keeney, one of his students. The interview took place in 1976, when Erickson's work was just getting known to a wider audience. Erickson's name came up during the interview, and Keeney asked if Bateson had been in touch with him recently. Bateson said he hadn't, only through some of the many students that Bateson had sent to Erickson. Keeney asked what he thought of the books that were coming out about Erickson, and Bateson harrumphed his archetypal British aristocratic harrumph. He said he hated the work, regretted sending people to Erickson, and would do it no more. When Keeney asked him to elaborate, Bateson said that Erickson had a way of entering a system so thoroughly before he acted that he was not an ego separate from the system but part of the "weave of the total complex".

Therefore his techniques arose from within the weave and harmonized with them.